Le origini dello Zafferano dell’Aquila sono davvero antiche e testimoniano come la coltivazione dello zafferano sia stata per secoli uno dei cardini dell’economia locale. Le prime testimonianze scritte, relative alla coltivazione dello zafferano in questo territorio, risalgono al 1300.
In realtà lo zafferano ha approdato nel territorio aquilano molto prima, portatovi dalla Spagna dal monaco domenicano Santucci, che lo mise a coltivazione nella natia cittadina di Navelli, a pochi chilometri dall’Aquila.
Nel territorio de L’Aquila da sempre
Lo zafferano è stato, a suo modo, una delle basi sulle quali la città di L’Aquila ha costruito la sua fortuna, e che ha permesso a questo centro di svilupparsi ed affermarsi sul territorio, diventando una importante e ricca città.
Lo Zafferano dell’Aquila è diverso da tutti gli altri zafferani, ciò è dovuto al fatto che il territorio montano dell’Aquila non è esattamente il luogo “ideale” per la coltivazione del Crocus sativus.
Le pratiche agronomiche tramandate di generazione in generazione nel corso dei secoli, è un ulteriore aspetto che influenza notevolmente le caratteristiche organolettiche della preziosa spezia.
Il croco aureo splendente.
(Gabriele D’Annunzio)
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